Passi ore e ore (tu o il tuo team di disegno) creando la newsletter perfetta, che contribuisca ad attirare nuovi clienti e che apporti benefici economici, ma per bene che sia pensata se questa non arriva ai clienti non raggiungi l’obiettivo. Per questo la premessa principale è che le emails arrivino nella cartella primaria dell’utente e non nello spam.
In questo consiste la deliverability dell’email marketing .
Ma vediamolo dal lato contrario, che è più facile da capire. Se curi la deliverability e questa fallisce, la cosa più probabile è che gli utenti segnalano le tue emails come spam, con la conseguenza che questo porta: che ti segnalino come azienda che invia emails spazzatura. Questo non solo causa problemi a livello di marketing, ma puoi imbatterti in problemi legali ed essere inserito in lista nera o peggio che il tuo account sia bloccato in maniera permanente.
Pertanto ignorare la deliverability e non controllarla è un errore che le imprese che scommettono sull’email marketing non si possono permettere in nessuna maniera.
Gli agenti che intervengono nella deliverability
Abbiamo un totale di 5 fattori che possono interferire nella deliverability di un messaggio. É importante tener conto di ognuno di essi, visto che se solo uno fallisce, la deliverability si potrebbe vedere pregiudicata:
Responsabile
É la persona che decide il contenuto che verrà inviato all’interno della campagna di email marketing. É la persona che ha la responsabilità di scegliere l’oggetto, la composizione del testo e le immagini… Ha anche la decisione finale nel numero di invii che si realizzeranno, ogni quanto tempo… Il responsabile si deve assicurare che la lista che si sta utilizzando sia aggiornata, verificata e non contiene indirizzi datati, che non esistono più, trappole spam o indirizzi generici.
Mittente: dominio
come mittente intendiamo l’insieme del nome, indirizzo e dominio che si utilizza per l’invio della campagna. Mentre il nome e l’indirizzo hanno un impatto maggiore sull’apertura delle emails, il dominio può essere decisivo per garantire una buona deliverability, visto che sarà la prima cosa che i diversi organismi e meccanismi di filtraggio analizzeranno per classificare la newsletter. La reputazione del dominio ed il fatto che non sia stata classificata come spam in precedenza è essenziale per l’esito della campagna.
Per norma generale è sconsigliato utilizzare domini pubblici come gmail, yahoo ecc, meglio un dominio proprio, meglio in dominio privato, che ovviamente non contenga al suo interno espressioni che possano ricondurre allo spam. Tanto meno che sia presente in liste nere o che in passato sia stato classificato come spam. Una buona pratica è configurare i registri SPF che ti forniamo, con questi ci autorizzi ad inviare le emails a nome tuo e quindi che le tue campagne arrivino nella cartella principale.
Piattaforma di Email Marketing
La scelta della piattaforma gioca un ruolo fondamentale nella deliverability, deve avere una buona infrastruttura e permetterti l’invio massivo di emails, che abbia statistiche sulle campagna: respinte, indirizzi inesistenti, segnalazioni… Questo permette l’ottimizzazione della base di dati per i prossimi invii. Inoltre è conveniente avere un buon servizio clienti, che ti dia una mano o che ti aiuti quando ti trovi in difficoltà.
Destinatario
La persona che riceve la tue email influisce in maniera rilevante nella tua deliverability, visto che ha il potere di configurare il filtro antispam nel suo account. Non solo la sua casella studierà il modo in cui interagisce con le tue email, e le sue abitudini, se apre o meno le tue emails, se le segnala come spam, in questo caso finirai nella cartella di spam e la casella filtrerà automaticamente tutte le tue campagne. Per questo è sempre bene raccomandare ai nostri destinatari di marcare la nostra email come abituale o che se per caso finisce nello spam di spostarla nella cartella principale, in questo modo la sua casella imparerà che il mittente è buono.
Altra cosa molto importante è che l’utente interagisca con la tua email e riesci a raggiungere questo obiettivo solo se il tuo disegno e contenuto è di qualità e glielo permette. Ma non dimenticarti che prima che aprano la tua email devono leggere l’oggetto, e se questa non è buona, tutto il tuo sforzo messo nel contenuto non verrà valorato.
Altra cosa che puoi usare è il nostro tool Campagne Mirate per creare segmenti di lista focalizzati sulle azioni dei tuoi clienti o l’inbox checker per verificare come viene visualizzata la tua email nei vari dispositivi mobili o caselle di posta, per evitare di trovarti brutte sorprese all’ora di aprire la campagna.
Filtri di spam
É chi decide se l’utente riceve o meno la tua campagna. Non abbiamo controllo in questo, ma analizzerà tutti i fattori di cui abbiamo parlato prima.
Abbiamo visto quali sono i fattori del processo di email marketing che influiscono nella deliverability. Bisogno cercare di ottimizzare tutti questi punti per riuscire a raggiungere il successo con le nostre campagne di email marketing.
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